martedì 25 giugno 2013

Remontons dans le passé (2)




A Calusco pour assister à la BORA, nous étions venus avec nos symboles et nos fiertés : l'épopée des mineurs, dont la sueur et les luttes sociales ont créé des richesses et du bien-être, et notre appartenance à la Lorraine, terre trop souvent malmenée, dépecée, ravagée tout au long des siècles.

Remarquez que la plupart des personnes figurant sur cette photo ont un nom d'origine italienne, ceci expliquant avec certitude notre jumelage avec l'Italie. Il faut savoir cependant que lors de la consultation que nous avions organisée en 1990 pour choisir le pays dans lequel nous allions trouver notre cité jumelle, l'Italie ne l'a emporté que de 5 voix devant... le Luxembourg. Cela vient du fait qu'on a chez nous la "reconnaissance du ventre" (gratitude envers celui qui vous donne à manger), l'immense majorité des volmerangeois travaillant à cette époque-là dans les usines métallurgiques, les hauts-fournaux et les laminoirs de Dudelange ou d'Esch-sur-Alzette.

Bon, mais pourquoi Calusco d'Adda ? C'est simple : après avoir attendu en vain pendant quelques mois que le service (in)compétent des villes jumelées de la Communauté Economique Européenne réponde à notre demande, Raymond Locatelli nous a proposé de tenter le jumelage avec Calusco d'Adda d'où sa famille est originaire. "Pourquoi pas" a répondu le conseil municipal. Et voilà comment un certain hasard, corrigeant la volonté, préside aux destinées humaines !


Et maintenant, qui me dira qui sont les personnes sur cette photo également prise en 1991 dans la salle du conseil municipal de Calusco d'Adda ? (Moi, j'ai été accueilli plusieurs fois chez le monsieur qui est debout sous la bannière de Baccanello)



J'attends aussi vos commentaires, vos souvenirs et vos interrogations.
Richard

TORNIAMO NEI TEMPI PASSATI (2)

A Calusco, per assistere alla BORA, siamo venuti con i nostri simboli e con ciò di cui siamo fieri: l’epopea dei minatori, il cui sudore e le cui lotte sociali hanno creato ricchezza e benessere, e la nostra appartenenza alla Lorena, terra troppo spesso maltrattata, fatta a pezzi, distrutta nel corso dei secoli.

Come potete notare, la maggior parte delle persone raffigurate nella foto hanno un nome di origine italiana, ciò spiega con chiarezza il perché del nostro gemellaggio con l’Italia. Bisogna sapere, tuttavia, che nel corso della consultazione svoltasi nel 1990 per scegliere lo Stato all’interno del quale trovare il paese con il quale gemellarci, l’Italia ha ottenuto solo 5 voti in più del Lussemburgo. Questo perché si provava una sorta di “riconoscimento di pancia” (gratitudine verso chi ci aveva dato da mangiare): la stragrande maggioranza dei “volmerangesi”, infatti, in questo periodo lavorava in impianti metallurgici, negli altiforni e nei laminatoi di Dudelange o dell’Esch-sur-Alzette.

Bene, ma perché Calusco d’Adda? È semplice: dopo aver atteso invano per qualche mese  che l’ufficio (in)competente delle città gemellate della Comunità Economica Europea rispondesse alla nostra richiesta, Raymond Locatelli ci propose di tentare il gemellaggio con Calusco d’Adda, paese di origine della sua famiglia. “Perché no” ha risposto il consiglio comunale.
Ecco come il caso, correggendo la volontà, presiede al destino degli uomini!

E ora, chi mi dirà chi sono le persone in questa foto, sempre del 1991, dentro la sala del consiglio comunale di Calusco d’Adda? (Per quanto mi riguarda, io sono stato accolto più volte a casa del signore in piedi sotto la bandiera di Baccanello).


Attendo anche i vostri commenti, i vostri ricordi, le vostre domande.

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